Blenio Café
cosa fare per la valle?
alfiero
inserito il: 15.4.2018 10:44
E' piaciuta anche a me quella trasmissione. un anno fa avevo scritto (ospedali di valle 17.05.17): "per far decollare una crescita sostanziosa ci vuole, ma è solo il mio parere, una persona di riferimento (consiglierei un'economista buon trascinatore) che tenga in considerazione tutti i rami di attività". La valle di Blenio ha molte risorse da sfruttare.

Potrei essere curioso su due cose:

- Il signor Pini non ha spiegato come si trova nel ruolo di manager di valle che sostiene lo sviluppo delle periferie, da una parte, e di Gran Consigliere che condivide lo sviluppo centripeto del cantone, (poco evidenziato alla popolazione) dall'altra. E' ormai tardi per lottare contro lo spopolamento delle valli, ora si deve operare per realizzare il ripopolamento e senza interventi nelle istituzioni che chiariscano l'obbiettivo comune da perseguire........... .

- Certo le relazioni preliminari con gli investitori interessati alla valle di Blenio non sono da mettere in piazza, ma mi permetto di pensare che senza promuovere il sostegno ESPRESSO della popolazione attraverso informazioni sulla bontà del progetto Terme e delle invidiabili possibilità di sinergia con l'ospedale e la Quercia sarà molto difficile convincere della fattibilità chi conta e chi investe............ .
Gaetan
inserito il: 15.4.2018 14:04
Proprio come scrisse 2 anni fa Alfiero, ci vorrebbe una "persona di riferimento", personaggio che sinceramente in Valle oggi non vedo. Pochi decenni fa si, ora non mi pare.
maru
inserito il: 1.6.2018 8:45
Ciao a tutti,
se vogliamo fare qualcosa per la nostra Valle,
cominciamo a sostenere i giovani che propongono delle iniziative coraggiose e interessanti, come per esempio:

INVERNO IN TASCA

www.invernointasca.ch/

Dimostrate che i bleniesi hanno a cuore loro stazioni sciistiche aderendo a questo bel progetto, che ha il grande pregio di essere riuscito a far collaborare TUTTE le stazioni del Ticino (e non solo...).

I nostri 3 comuni l'hanno fatto, mettendosi a disposizione con una partecipazione finanziaria del 20% rivolta ai domiciliati che sottoscrivono gli abbonamenti entro il 30 giugno 2018.

Coraggio... cosa state aspettando???
Fabio
inserito il: 14.7.2018 6:10
Talvolta, anche il solo buon senso ed un normale modo di pensare potrebbe aiutare la Valle e le persone amanti delle passeggiate nella natura bleniese: per esempio, a Aquila, zona Sottorivale, l'accesso al letto del fiume sarebbe molto più piacevole senza gli scarti di materiale edile e di piastrelle ribaltati proprio sul sentiero di accesso al fiume.
Buon fine settimana.
Moderatrici
inserito il: 13.8.2018 16:22
Su gentile richiesta di diversi Bleniesi, pubblichiamo anche nel nostro forum Blenio Café il discorso - in versione integrale - pronunciato da Elia Frapolli, direttore di ATT, a Olivone per il 1 Agosto. Lo stesso si trova sul mensile "Voce di Blenio" di agosto appena uscito in questi giorni.
Buona lettura!

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Allocuzione del 1° agosto, Centro Polisport Olivone

Gentile signora Sindaca, Egregi municipali, gentili signore ed egregi signori,

È con grande piacere che ho accolto l’invito dell’autorità comunale a tenere questa allocuzione pubblica in una giornata così importante per tutti noi. È consuetudine, in una ricorrenza come quella del Natale della Patria, invitare autorità politiche. Esprimo dunque un sentito ringraziamento al sindaco e al Municipio per aver scelto, un po’ in controtendenza, un rappresentante del settore turistico.

La mia relazione con la Valle di Blenio è molto stretta. È iniziata…una trentina di anni fa. Sono cresciuto a Camorino - in quella che oggi è la grande Bellinzona - ma è da quando sono bambino (un “fant” mi si diceva nel dialetto di qui) che, con i miei genitori, trascorriamo le vacanze nella Valle del Sole, poco lontano di qui, a Sommascona. Tutt’oggi per me non esiste luogo più bello, magico e riposante.
 
Quando mi capita di essere sotto stress, chiudo gli occhi, traggo un respiro profondo e immagino di essere nell’altopiano della Greina. Mi tornano alla mente i colori, ne sento i profumi e i rumori. Un luogo spettacolare, una regione unica, che conosco da sempre ma che non smette mai di sorprendermi. Perché un luogo, come diceva Antonio Tabucchi, non è mai solo quel luogo. Quel luogo siamo un po’ noi.

La bellezza del Sud delle Alpi, della nostra nazione, è proprio questa. Ogni regione ha le sue caratteristiche, i suoi simboli. Il Cervino è per certi versi il simbolo della Svizzera. Il Sosto è l’emblema della Valle di Blenio. I bleniesi hanno sempre rivendicato la propria autonomia tanto che il patto di Torre del 1181 stipulato con i leventinesi viene da qualcuno indicato come il predecessore del Patto del Grütli del 1291. Come molti svizzeri i bleniesi hanno partecipato al servizio mercenario dell’esercito Napoleonico. Profondamente svizzeri. Profondamente bleniesi.

La Valle di Blenio è un territorio splendido, ricco di tradizioni e dalle grandi potenzialità turistiche come si legge nel Masterplan della Valle elaborato nel quadro delle misure di politica economica regionale: “Il turismo – cito - rappresenta l’attività economica con le maggiori potenzialità di sviluppo grazie al notevole patrimonio paesaggistico e all’offerta d’infrastrutture sportive presenti e, in secondo luogo, alle possibili sinergie nell’ambito della cultura e dell’artigianato”.

Aggiungerei, a questa frase estrapolata dal documento strategico, un terzo aspetto. Il settore turistico in questo territorio ha potenzialità enormi in virtù della gente che lo abita. Voi bleniesi. Voi che spesso, nel corso della storia, avete dimostrato di essere un passo avanti agli altri.

Oggi, in occasione del Natale della Patria, vorrei dunque brevemente rendere omaggio all’illustre passato della Valle, ai suoi personaggi. Lo farò prendendo spunti da sei parole chiave fortemente interconnesse con il settore turistico: innovazione, gastronomia, arte, natura, storia e accademia.

Turismo è innovazione: La storia della famiglia Gatti partita nell’800 alla conquista di Londra ha dell’incredibile. Hanno costruito un impero nella capitale britannica introducendo il concetto di ristorante e caffè come luogo polivalente di socialità e di svago. Ma come ben sapete non si sono fermati alla ristorazione, sono stati precursori anche in altri ambiti come la produzione di ghiaccio (rinomati a Londra i loro gelati) e la fornitura di energia elettrica.

Turismo è gastronomia: il più grande cuoco del Rinascimento, il famoso Maestro Martino, era originario di Torre. Ancora di recente, nel mese di gennaio di quest’anno, la BBC ha pubblicato sul suo sito un’inchiesta sulla nascita dei maccheroni che è stata attribuita proprio a lui. Altre eccellenze le troviamo nell’ambito del cioccolato, uno dei simboli della Svizzera. Dalla Valle di Blenio nell’800 sono partite famiglie che con la loro forza di volontà hanno fondato grandi industrie cioccolatiere. Senza parlare della storia gloriosa della Cima Norma.

Turismo è arte: La Val di Blenio nei secoli ha dato i natali a molti artisti di fama internazionale. Penso allo scultore Giovanni Genucchi, conosciuto a livello cantonale e svizzero (il figlio Giorgio, tra l’altro, ha dedicato la vita al turismo e all’accoglienza degli ospiti). Ma penso anche a Roberto Donetta, un outsider della fotografia svizzera, un reporter unico nel suo genere che ha saputo catturare l’anima più vera di questa Valle.

Turismo è natura: Il botanico e scienziato Mosè Bertoni, nato a Lottigna, ha pubblicato numerose opere e oggi è una delle figure più note e celebrate nel Paraguay dove a fine ‘800 ha fondato una colonia agricolo-scientifica. Un precursore di tendenze turistiche oggi in voga.

Turismo è storia: I bleniesi sono sempre stati dei combattenti, lo abbiamo detto. Da sei anni le feste tradizionali delle Milizie Storiche figurano sulla «Lista delle tradizioni viventi in Svizzera» allestita dall'Ufficio federale della cultura nell'ambito del progetto sul Patrimonio culturale immateriale promosso dall'UNESCO. Questi eventi richiamano ogni anno appassionati di storia militare e turisti da tutta la Svizzera.

Turismo è accademia: concludo con un salto nei giorni nostri. Piero Martinoli è cresciuto ad Acquarossa e nel 2006 ha preso le redini dell’Università della Svizzera Italiana. Una figura carismatica che ha contribuito alla crescita e al successo internazionale dell’ateneo luganese.
“La montagna – ha dichiarato Martinoli - mi ha insegnato che i progetti vanno portati avanti un passo dopo l'altro, cercando sempre di salire. Questo è l'insegnamento che ho assorbito dall'ambiente in cui sono cresciuto".
Una bella immagine quella evocata da Martinoli. La conformazione stessa della valle ci invita e ci sprona a salire. Ad andare avanti. A non restare mai fermi.
Lo avete dimostrato con le aggregazioni. In meno di un decennio la Valle è passata da diciassette comuni a soli tre, ristrutturati e risanati finanziariamente.
Una valle pronta a guardare al futuro. In questo senso rivolgo un plauso all’associazione Blenio Viva che di recente ha presentato una nuova applicazione per smartphone che dal prossimo autunno metterà in rete la regione.
Oggi non si può più prescindere dagli sviluppi tecnologici. Di recente Ticino Turismo ha lanciato una nuova immagine visiva che viaggia verso il futuro digitale ma che al tempo stesso si ispira alle caratteristiche più autentiche del nostro territorio.

Perché la tecnologia, da sola, non basta. I turisti di oggi vogliono scoprire il vero volto del Ticino, fatto di dettagli, gesti, espressioni ed elementi inaspettati. Da qui l’importanza di raccontare le storie di personaggi che chiunque può incontrare, come quella (per esempio) di Susanne Bigler Gloor che propone trekking con muli, asini e alpaca nel cuore della Valle, o quella di Meret Bissegger che ha ideato le “Tavolate” o i corsi di cucina utilizzando le erbe locali.
Di storie come questa il nostro Cantone è ricco. Cosi come di progetti e iniziative già lanciati o pronti a farlo.

Per la Valle di Blenio penso in particolare ai nuovi percorsi per appassionati di mountain-bike. Un progetto di grande importanza che permetterà di generare ricadute economiche e di immagine. Accanto alle grandi iniziative di cui si stanno già raccogliendo i frutti come il Centro Pro Natura ad Acquacalda, ve ne sono altre - come la ristrutturazione del Centro Sci Nordico di Campra - che attendono di poter mostrare tutto il proprio potenziale. Senza contare tutte le proposte legate all’escursionismo che in Svizzera rappresenta l’attività più amata.

La salita è iniziata, dunque, per continuare con la metafora di Martinoli. E le premesse sono buone aggiungo.
Sapete, spesso ci capita di accompagnare giornalisti da tutto il mondo a scoprire le nostre Valli. Reporter abituati a viaggiare sempre che, tuttavia, ci dicono di aver visto raramente luoghi tanto belli e autentici.
Non diamo niente per scontato. Crediamo nei nostri mezzi.
Chi vive tra le montagne è abituato a salire, a lottare prima di raggiungere la vetta. Lo sono i bleniesi, lo sono gli svizzeri.
Avanti così e Buon Natale della Patria!
Alfiero Devittori
inserito il: 14.8.2018 8:29
Secondo me i comuni bleniesi dovrebbero aggiungersi a quei comuni che hanno chiesto al cantone di rinunciare all'imposta sugli utili immobiliari (imposta che ha più l'aspetto di una tassa). Infatti l'utile che un privato realizza su una vendita immobiliare dipende anche da come la funzione pubblica del comune rende attrattivo il luogo. Di conseguenza gli enti locali parrebbero avere più diritto degli altri a percepire una tassa la cui entità dipende, di conseguenza, dai soldi che hanno a disposizione per creare il quadro pianificatorio e sociale che gioca in favore dell'attrattività del luogo.
mara
inserito il: 30.8.2018 18:22
RG delle 18.00 di oggi. Vicenda Infocentro Pollegio

Mi chiedo... Ma dove è finito il buon senso??? Ora lo si abbatte??? :(
Qualcuno mi aiuti a capire....
il gracchio alpino
inserito il: 4.9.2018 15:24
Demolizione Infocentro!

Lpt, dicit!!

amministrazione, dormit!!

diversi politici e vari altri, tacit!!

altri, sbattit!!

qualcuno, ridit!!

interessati e beneficiari, piangit

quindi, bofig su!!
Gina La Mantia, Franco Celio, Simone Ghisla...
inserito il: 5.9.2018 16:00
MOZIONE
Una casa per la Regione delle Tre Valli:
Salviamo l’Infocentro di Pollegio e diamogli una nuova vita!

La notizia dello scorso 30 agosto 2018 riguardo alla demolizione dell’Infocentro AlpTransit San Gottardo di Pollegio, conseguente al mancato accordo tra la Confederazione e il Cantone, ci ha lasciati di stucco: nella Regione delle Tre Valli è infatti forte la convinzione che l’edificio debba essere salvaguardato, non abbattuto.
Si tratta di un edificio di pregio architettonico che ha fatto da riferimento per l’intero progetto di AlpTransit, frutto di un concorso internazionale d’idee che ha visto impegnata in prima linea l’Autorità cantonale: demolirlo avanzando fragili argomentazioni come quelle relative alla difficoltà d’inserirlo in un nuovo quadro normativo legato alla pianificazione del territorio è come dare uno schiaffo alle Tre Valli, regione già confrontata con una crisi economica e demografica, che necessità, più che mai, costruzione e sviluppo volti al futuro, non la distruzione di una struttura già esistente, proficua per il territorio e la sua popolazione.
L’Infocentro, inaugurato nel 2003, è stato costruito grazie all’investimento di denaro pubblico per un costo totale di ca. 11 milioni di franchi ed è stato concepito per durare nel tempo. È dotato di una buona flessibilità, prerogativa per una sua riconversione funzionale; è situato al centro delle Tre Valli: una posizione tanto strategica quanto simbolica, cui va sommata la facilità d’accesso già disponibile anche con i trasporti pubblici – numerosi motivi per i quali l’edificio va portato a nuova vita grazie a contenuti d’interesse pubblico. Riteniamo questo un obiettivo prioritario, il quale richiede di rinnovare l’impegno e gli sforzi per salvare l’edificio, affinché diventi un centro nevralgico per la Regione Tre Valli e le sue attività, al servizio anche degli Enti regionali così come delle associazioni e della popolazione, ad esempio quale sede d’incontri, conferenze, convegni; per la promozione economica e dell’artigianato della Regione; per accogliere manifestazioni, dibattiti, mostre ed altro ancora: una casa e un punto di riferimento per la Regione delle Tre Valli.
È necessario evidenziare che l’edificio Infocentro di Pollegio può essere acquisito a un prezzo del tutto modico e persino simbolico. Un’occasione da non perdere!
Per quanto riguarda una presunta convenzione iniziale che ne avrebbe prevista la demolizione alla fine del cantiere dell’AlpTransit San Gottardo – la cui verifica va ad ogni modo accertata – non vi sono accordi vincolanti che non possano essere corretti nel senso da noi auspicato. Contrariamente alle strutture a Nord del portale della galleria di base del San Gottardo, dal carattere provvisorio, pensate per una loro demolizione al termine del cantiere, l’Infocentro di Pollegio ha una dimensione durevole (costruzione in duro, costituito da cemento e pietra) e, infatti, in virtù di scelte strategiche per una sua costruzione durevole, solida, massiccia, articolata e ispirata alla realtà regionale e radicata nel territorio, ha comportato un investimento che ha quasi quadruplicato quanto previsto in un primo tempo a bando di concorso (ca. 3 milioni di franchi),
Prendiamo atto dell’impegno profuso dal Consiglio di Stato nelle trattative con la Confederazione. Alla luce del risultato e nell’ottica di una demolizione dell’edificio che non possiamo condividere, accolte le prime reazioni dei Comuni interessati dall’infrastruttura, considerata la delusione della popolazione della regione, riteniamo che vi siano gli argomenti sufficienti e ragionevoli affinché vengano intrapresi tutti i passi necessari per la riapertura della trattativa.
Il citato scambio tra i terreni della Saleggina a Bellinzona, attualmente di proprietà dell’esercito svizzero e i terreni a Est dell’infocentro e della centrale di comando FFS in direzione dell’abitato di Pollegio, manterrà la sua piena valenza, quale che sia l’esito relativo all’edificio Infocentro di Pollegio. L’incidenza nell’operazione del fondo, pari a ca. 2 mila metri quadrati, risulta pertanto irrilevante.

Fatte queste premesse, e avallandoci dell’articolo 105 della Legge sul Gran Consiglio chiediamo che
• il Consiglio di Stato si faccia parte attiva per la riapertura urgente di un negoziato con la Confederazione e le autorità federali competenti al fine di evitare la demolizione dell’edificio Infocentro di Pollegio;
• vengano ricercate e trovate valide ed efficaci sinergie pianificatorie tra gli interessi regionali, cantonali e federali, volte a salvare l’edificio, di notevole pregio architettonico e la cui costruzione è stata finanziata grazie all’investimento di denaro pubblico;
• si dia subito avvio ai necessari lavori di pianificazione volti a inscrivere definitivamente l’Infocentro di Pollegio quale zona d’interesse per la Regione Tre Valli.

• Considerato l’ammontare simbolico del prezzo di acquisto, chiediamo inoltre al Consiglio di Stato di acquistare lo stabile dalla AlpTransit Gotthard SA con concessione della Confederazione, per cederlo poi agli Enti pubblici della Regione potenzialmente interessati all’acquisto.

Bellinzona, 4 settembre 2018
Gina La Mantia

Franco Celio
Raffaele De Rosa
Omar Terraneo
Simone Ghisla
Alfiero Devittori
inserito il: 19.9.2018 8:10
La festa dei boscaioli a Ghirone ......... tanto interesse per molta gente, poco per gli attori della cronaca.
cosa fare per la valle?
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